Leggendo un post di Streghetta mi è venuta l'idea di farvi fare una passeggiata tra fiaba e leggenda, un'immersione nella cultura popolare ischitana.
Cunicoli sotterranei, tesori nascosti, spettri e fantasmi, processioni di morti e folletti. Negli angoli in ombra dei luoghi più antichi d’Ischia si nascondono i nuclei di storie possibili e sempre in bilico fra il tempo degli "antichi" e il nostro, sempre pronte a oltrepassare quei confini per farsi storie del presente: leggende metropolitane.
In questo scorso mese di luglio, una famiglia napoletana che aveva fittato un’appartamento sulla spiaggia della Mandra, dove sorgono gli antichi caseggiati dei pescatori, è scappata dopo un paio di settimane di soggiorno. Una donna della famiglia tentava di sollevare dal letto un bimbo di pochi mesi, ma invano. Una forza misteriosa tratteneva il piccolo, come a incollarlo al materasso. Contemporaneamente, le luci della casa hanno preso a farsi intermittenti e anche altri membri della famiglia napoletana hanno raccontato di aver chiaramente visto una figura che gesticolava, che intimava loro il silenzio. I villeggianti sono andati via sconvolti.
A intervalli irregolari riappare invece la ragazza dell’autostop.
Un giovane le da un passaggio fino a casa. Lei ringrazia e scappa via, lasciando il giubbetto sulla moto. Il giorno dopo il giovane bussa alla porta di quella casa con l’intento di restituire il giubbetto. La donna che apre l’uscio fa sapere al giovane che quella ragazza è morta da anni. Queste leggende «metropolitane» sembrano non avere spessore storico: sono raccontate come fatti di cronaca al punto che spesso, i giornali, le pubblicano come tali. Ma non è così.
Sebbene il loro linguaggio non lasci trasparire nulla esse sono dotate un tessuto arcaico, rinnovato per esprimere le paure e le angosce di sempre. Soprattutto sono raccontate per dare senso proprio a un luogo, a una casa, a un monumento del passato che, per il fatto di essere tale, conserva questo fascino e questa capacità di offrire racconti "non ufficiali", in parte storicamente veri, in parte no.
Come le leggende, le quali hanno la prerogativa di essere mimetiche, di farsi tutt’uno con i luoghi.
Anzi, spesso certi luoghi delle nostre mappe mentali e geografiche, sarebbero poco "visibili" senza le "loro" leggende.
3 commenti:
peccato che quest'anno in vacanza non sono in quella zona.... devo ricordarmene e prenotare un viaggetto anche lì
buona serata
Nellissimaaaaaa!!!! Ciao cara, eccomi di nuovo qui a lascarti un bacio, un abbraccio e mille sorrisi!!!! Un saluto alla tua bellissima Ischia!!!!!
Ti abbrccio grazie per ricordarti sempre di me!!!
Free
Ciao Pupottina.. buona serata anke a te!!!
Grazie Free bacissimi anche a te!!!
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