martedì 29 aprile 2008

Commento di Orso Polare a ..... Carpe diem. . .

Carpe diem (lett. "Cogli il giorno", normalmente tradotta in "Cogli l'attimo", anche se la traduzione più appropriata sarebbe "Vivi il presente" (non pensando al futuro) è una locuzione tratta da un Carmen del poeta latino Orazio (odi 1, 11, 8). Viene di norma citata in questa forma abbreviata, anche se sarebbe opportuno completarla con il seguito del verso oraziano: "quam minimum credula postero" ("confidando il meno possibile nel domani").

La settimana scorsa ho scritto un post, intitolato carpe diem....
Ieri ho trovato il commento del noto "Orso Polare", e siccome mi ha colpito moltissimo quello che ha scritto, ho deciso di usarlo come post... (per i diritti d´autore ci mettiamo d´accordo poi).


Blogger Orso Polare ha detto...

Io ho dei limiti ( … l’età avanza paurosamente): Ogni tanto, quando leggo dei brani al computer, per rifletterci meglio, per non essere distratto da immagini e disegni vari, me li copio questi brani per rileggerli in modo “non inquinato”. Solitamente lo faccio con dei brani che reputo o belli o importanti (poi si potrebbe fare una disquisizione su cosa significa “bello” e “importante”, e soprattutto sul connubio di questi due concetti). I questo caso l’ho fatto: E’ un post importante … ed è bellissimo!

Per dirlo tondo tondo: Sottoscrivo in pieno quanto hai detto.

Ammetto la mia abissale ignoranza: Il CARPE DIEM latino, non lo so chi l’ha coniato come espressione.

Tuttavia, lì dentro si rispecchia una contraddizione profonda tra quello “che dovrebbe essere” e quello “che è”.

Come dici giustamente, molto spesso ci vuole coraggio, molto coraggio per cogliere il famoso attimo. Ma perché ci vuole così tanti coraggio? Perché molto spesso cogliere l’attimo va contro una regola, contro una norma, contro comune punto di vista che ci siamo creati noi stessi.

E’ vero, CARPE DIEM è una bella espressione, è un bellissimo concetto, ma quanto è realizzabile? Quanti scrupoli ci facciamo per non contravvenire “all’ordine costituito”? E’ vero quello che dici: Prima di intraprendere qualsiasi strada di apprendimento e di crescita interiore, buona parte degli sforzi dovrebbero essere dedicati a demolire le convinzioni intorno a quelle qualità che riteniamo erroneamente di possedere; insomma….se i presupposti sono sbagliati, per quanto le operazioni siano corrette la soluzione non potrà mai essere quella giusta.

Confesso che mi ci devo mettere anch’io nella folta schiera di quelli che su quel concetto hanno da lavorare sodo.

E’ altresì vero che dando la colpa all’proprio carattere o al modo di essere molto spesso altro non è che un’ alibi costruito ad arte (ma nemmeno troppo intelligentemente) per convincerci che non si può cambiare, quando in fondo non si tratta di impossibilità bensì di indisponibilità: Ognuno a centomila motivi più o meno validi (in linea di massima MENO validi) per non cambiare, ma difficilmente si trova il coraggio.

L’essere umano è un’essere abitudinario: Si cala in una routine spaventoso, è nel nome di questa routine accetta delle situazioni che non accetterebbe mai vedendole da fuori, ma ormai gli manca la visuale oggettiva. Ci creiamo una specie di corazza sotto la quale però siamo vulnerabile. E ancora una volta: Mi ci metto anch’io, senza attenuanti!

Ci si autoconvince che tutti quanti noi facciamo parte di una specie di ingranaggio, dal quale uscire significherebbe “bloccare il motore” e far crollare tutto. Molto spesso non è affatto così, ma tuttavia questo ci impedisce di fatto di applicare questa filosofia del CARPE DIEM, ci impedisce di cogliere l’attimo. Ce lo impedisce, anche perché molto spesso non siamo nemmeno più in grado di riconoscere quando questo famoso attimo si presenta.

Orbene, qui inizia il vero dilemma: la persona giovane, che non è ancora troppo ancorata in certi preconcetti (perché altro non sono) della vita, spesso ha la vista “annebbiata” dalle emozioni del momento per riconoscere veramente l’attimo da cogliere, mentre la persona più matura (lo dico così per non darmi del “vecchio”), che ha sicuramente più esperienza di vita sulle spalle e che potrebbe anche riconoscere l’attimo, beh … quella è talmente radicata nei proprio concetti, nel punto di vista comune, e cade poi vittima del suo immobilismo mentale, della sua mancanza di coraggio di cambiare.

A questo punto mi viene quasi spontaneo citare quanto ho già scritto da qualche parte nel mio blog, le riflessioni di un grande filosofo di cui sono fiero di esserne connazionale, Friedrich Nietzsche:

“La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli: La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli.”

28 aprile 2008 12.17

13 commenti:

ValeTata ha detto...

ammazza quanto è lungo... lo leggo dopo :P
baci tesora!!!

ValeTata ha detto...

mmmm... è vero... io non sono nè troppo giovane nè troppo matura, mi lascio influenzare cmq dal momento e spesso l'attimo non lo colgo eppoi essendo del cancro... quindi molto lunatica... a volte agisco per pure e semplice istinto... c'era un periodo triste in cui mio padre mi diceva sempre: il treno ripassa e lo prendi... e io gli rispondevo: con la sfortuna che ho non passa più... avevo perso il mio attimo... lo perdo sempre...

Orso Polare ha detto...

Oh, ma questo è pessimissmo allo stato puro!!! Chi mai dice che devi sempre perdere il treno???

E poi, diciamocelo: Non sai qual'è il prossimo treno che passa! Magari quello che hai perso è solo uno scomodo treno regionale, mentre il prossimo è un Intercity di solo 1a classe.

Basta avere pazienza ...


PS: E smettila con 'sto pessimismo!!!

Nella ha detto...

Eh si Vale crediamo ad Orso, o perlomeno cerchiamo di crederci
baci

ValeTata ha detto...

ma io ci provo a vedere le cose con occhi diversi, ma se attorno ho solo persone "senza niente dentro" come faccio? Escludo Roby e la mamma che sono gli unici ad avere un'anima...

Orso Polare ha detto...

Okay: e fanno due!! Perfetto!! Adesso ci sono due possibilità: O col tempo scopri che ce n'è qualcun altro, allora è tutto guadagnato ... oppue scopri che rimangono due, allora devi accontentarti.

Ti dico una cosa: La "gente del Nord" è così ... e pensare che io, che vongo ancora più dal nord, li trovavo in un primo tempo addirittura esuberante. Col tempo ho capito che è gente va capita (scusa il gioco di parole) ...

Dai che ce la fai ...

Nella ha detto...

mmm Orso Polare, allora sei un ghiacciolo del nord???

Orso Polare ha detto...

Appunto ... "polare" hihihihi ....

Nella ha detto...

mmmmmmm ........ ma sarai mica ......

un polaretto ????

ValeTata ha detto...

ma non c'è niente da capire sono "strani" x il mio modo di essere :P

Kat ha detto...

bel post....ora vado al leggere anche il citato "carpe diem"!!

credo alla magia e ai colpi di fulmine e al destino e ai folletti.................

quindi sono poco attendibile...

cmq sono una persona istintiva, cosa che in molti casi mi fà "cogliere l' attimo",


a mio rischio e pericolo...

Nella ha detto...

Ciao kat .. io credo che le persone istintive sono le più sincere ..

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie